Sono talmente imponenti, sia gli alberi che le mura, da farti sentire piccolo piccolo. Incutono un timore reverenziale che ti impone silenzio, non c'è rumore, eppure è in mezzo alla caotica Tokyo, non c'è una cartina a terra (come in tutto il resto della città) e sei obbligato a rispettare tale perfezione, muovendoti lentamente, passo dopo passo, in quei viali antichi e pieni di fiori e ciliegi profumati.
Metto delle fotografie ma sono misere in confronto a trovarsi lì, non rendono affatto l'idea del tipo di ambiente, mancano le dimensioni, i suoni, i profumi. E il senso di pace.
Per arrivare ai giardini, siamo usciti dalla Stazione Centrale di Tokyo, che è un edificio a mattoni che è della fine dell'800. Bellissimo, incredibile vederlo in mezzo ai palazzi di acciaio e vetro!
Si fa un tratto a piedi ma subito davanti a voi si staglia il verde del parco, all'interno del quale, ben nascosto, c'è il Palazzo Imperiale, ovviamente inaccessibile. Invece per entrare nella parte pubblica, si attraversa un portone che è originale:
Non si paga il biglietto, ma ti danno una tessera (simile a quelle del domino) che devi restituire quando esci. Serve per contare le persone, in modo che nessuno resti dentro...
Da quel punto in avanti si può godere del meraviglioso e curatissimo parco, completamente ristrutturato. Ho scattato decine di fotografie, ma ve le risparmi e ve ne metto solo qualcuna ^O^ (ho cercato di inserire Fabri in certe foto, lui è alto 1,89...)
Davanti al parco c'è una bellissima fontana in un piccolo parco: Wadakura Fountain Park. Davvero suggestiva con i suoi giochi d'acqua!
Dai giardini ci siamo recati alla mitica Torre di Tokyo, nel distretto di Akasaka, che tutti conoscono, soprattutto gli amanti dei manga e degli anime dato che è stata stra-usata (sebbene oggi il governo voglia rendere lo Skytree la nuova torre popolare di Tokyo ^_^).
Di fronte alla Torre c'è un parco con un tempio buddista (con cimitero annesso) davvero molto bello: Tempio Zojoji. Anche qui si respirava un'aria davvero suggestiva. A differenza dei templi scintoisti, in questo si può entrare e abbiamo potuto vedere come i fedeli si avvicinassero a quel tipo di preghiera.
Visitato il tempio siamo saliti in cima alla Torre ^O^ La giornata era bella e così si vede Odaiba e il Rainbow Bridge e si intravedeva anche il Monte Fuji!!!
Terminata la visita alla Torre siamo ripartiti verso il Parco di Ueno, enorme, pieno di gente, di ciliegi con gente sotto che mangia, musei, uno zoo, giostre, un lago ^O^
Ma prima PRANZOOOOOOOOOOOOOOOOOO (e ho finalmente assaggiato, innamorandomene, le polpette di polipo, la prima foto ^O^):
Nel Parco di Ueno c'è anche il tempio scintoista Toshogu (quello con i tori rossi in fila) e quello buddista di Benten (quello di cui ci sono gli interni e il gong ^_^).
Non paghi della giornata, abbiamo fatto un'altra capatina alla strada piena di negozietti ad Asakusa ^O^ E ho comprato l'impossibile... mi serve un'altra valigia §_§
E CENAAAAAAAAAAAAAAAAA ^O^ Okonomiyaki e Yakisoba!
Come sempre vi metto qualche foto curiosa :)
WOW…
RispondiEliminaSto cercando di immaginarmi come ci si possa sentire ad aggirarsi in quei giardini, resi ancora più incantevoli in questo periodo dell’anno dai ciliegi in fiore, con la consapevolezza che a poca distanza ha sede la residenza imperiale.
E’ vero: in Giappone vi è l’imperatore! Un universo completamente diverso da quello in cui viviamo noi. Mi domando che tipo di vita conduca la famiglia imperiale, se si rifaccia a quella dei loro passati predecessori o se si siano adattati ad uno stile più moderno.
Come sempre rimango affascinata dai templi. Nel tempio buddista Zojoji ho ammirato la statua di pietra, mentre in quello scintoista Toshogu i torii rossi in successione, che mi richiamano alla mente ‘Memorie di una geisha’, la scena in cui la piccola Chiyo attraversa correndo un corridoio formato da centinaia di torii rossi (la scena del film però non è stata girata a Tokyo, bensì a Kyoto presso il santuario Fushimi-Inari)
E che dire dei kimono! Il fascino di questo indumento per me è indiscutibile. <3
No, non ci credo, ahah! Tra le fotografie che hai scattato ho visto spuntare niente poco di meno che… Pikachu, il portavoce dei Pokemon! ^O^
Ciao Jenny! I giardini davvero immensi e bellissimi, un'esperienza irripetibile! I tori rossi sono molto comuni anche se non sempre presenti nei templi scintoisti. Se non erro il tempio di Kyoto citato da te e presente nel film è una delle nostre tappe a Kyoto ^_^ ma ci arriveremo fra qualche giorno :D
RispondiEliminaIncontriamo moltissime donne in abiti tradizionali, non so perché li indossino. Stamani, ad esempio, ce ne era una nella nostra carrozza sullo Shinkansen. Era bellissima e si capiva che non fosse una comune giapponese sia dai movimenti che proprio dal tipo di kimono indossato. E' affascinante vederle!
Qui i personaggi famosi degli anime come Pikachu, Doraemon, Sailor Moon, Creamy, sonpo un po' dovunque e quando meno te lo aspetti saltano fuori ^O^
Ah, che bella notizia che mi dai. Aspetto con ansia le vostre foto, allora! ^O^
EliminaA suo tempo rimasi impressionata e tutt'oggi estremamente affascinata, non tanto dal tempio in sè (comunque meritevolissimo di una visita), ma da questi particolarissimi sentieri. Gallerie di torii rossi, ognuno dei quali donati da qualcuno (sul retro dovrebbero essere visibili nomi e date delle donazioni). Mi sono sempre immaginata la sensazione che si prova ad attraversarli. Io li trovo così suggestivi!
Il percorso per arrivare in cima alla collina però è bello lungo. Circa 2 ore, se non vado errata.
Per quanto riguarda il discorso abiti tradizionali, ach'io mi sono sempre posta la stessa domanda: "Perchè alcune li indossano e altre no"?
Magari il motivo è legato alla tradizione familiare. C'è chi è più conservatore e chi invece sceglie di vivere al passo con i tempi.
Comunque io trovo che il kimono esalti la femminilità e doni un fascino tutto particolare. C'è da dire che devi anche saperlo portare. Infatti, puoi anche indossare un opera d'arte, ma senza grazia dei movimenti ed un'adeguata postura, il risultato che se ne ottiene è disastroso.