Avevamo pensato di fare una crociera in barca lungo il fiume Hozu, ma quando siamo arrivati ci hanno detto che erano sospese perché il fiume era grosso per le piogge dei giorni precedenti... Io avevo anche guardato il sito ma non c'era scritto niente ^O^
Allora ci siamo diretti subito al Tempio di Tenryu-ji. E' conosciuto soprattutto per il suo giardino, davvero bellissimo, progettato per calmare lo spirito secondo i principi Zen: il centro è un laghetto attorno al quale sono disposte diverse specie di alberi e rocce che riproducono un paesaggio naturale.
Subito dietro il giardino e il tempio si innalzano le colline di Arashiyama, la cittadina dove si trova il tempio, coperte da un'immensa, lussureggiante foresta di altissimi bambù.
Quando si è rivelata ai miei occhi non riuscivo a crederci. E non è solo questione dell'altezza, del colore, dell'estensione di questa foresta, ma della sua voce. Sembrerà esagerato, ma i nostri alberi (personalmente non avevo mai visto una foresta di bambù), hanno un suono particolare quando le foglie stormiscono per vento. Anche i bambù producono la loro musica, ed è bellissima.
Abbandonato il bellissimo tempio e la foresta millenaria di bambù, siamo tornati a Kyoto e abbiamo pranzato:
Uno shopping veloce ^O^ e poi via verso lo stupefacente Tempio di Kiyomizu-dera. Era in rifacimento in due parti, ma quella che toglie il fiato era visitabile. E' situato ai piedi della collina di Higashiyama e l'edificio principale ha una gigantesca terrazza sostenuta da 139 pali giganti di 15 metri di altezza a strapiombo su un burrone. No, cioè, non potete capire... è da vedere!
C'erano tantissime persone in kimono tradizionale :)
Shopping, merendina e ritorno a Kyoto per la cena! Ci siamo soffermati a prendere altre due cosine in un post e ci ha fermato un gruppo di cinque studenti, quindicenni forse, tre ragazze e due ragazzi, che ci hanno chiesto di rispondere a qualche domanda in inglese ^O^ Molto divertente! Chiaramente le tre ragazze ed io abbiamo parlato, i due ragazzi e Fabri, SILENZIO.
Così alla fine, terminata l'intervista (hanno anche preso appunti sulle mie risposte), ho lasciato alle ragazze tre cartoline di Milano che avevamo portato. Erano davvero contente ^O^
Il Donguri ci è piaciuto così tanto che siamo tornati anche stasera!
Nel delirio di gente di oggi sono riuscita a fare anche qualche foto interessante:
Ma che belle foto!
RispondiEliminaMi è piaciuta molto quella con la classe di studenti in posa (proprio come nei manga) e il tempo sullo sfondo. Davvero splendida!
Ma ho visto diverse foto di donne in vestito tradizionale che sembrano guardare l'obiettivo! Hai chiesto loro di mettersi posa? Ahahahahah! (sì, ti ci vedrei :P)
Sulla bellezza dei templi di Kyoto evito di dilungarmi, finirei col dire sempre le stesse cose... ma il bosco di bambù è davvero impareggiabile!
Giornata estiva, c'erano due milioni di persone... tutte lì... -.-
EliminaAppena siamo arrivati all'imbocco della strada in salita c'era già un delirio pazzesco, non si camminava neanche, forse da qualche foto si vede. Siamo arrivati in cima, proprio prima del tempio, e c'era una scolaresca in posa per la foto di classe ^O^ Così mi sono messa dietro e l'ho scattata anche io ^O^O^O^
C'erano moltissime persone in costume tradizionale, io ho fotografato tutti senza chiedere il permesso a nessuno, alcuni, se vedevano che puntavo la macchina, si mettevano in posa ^O^
Ma le 4 ragazze con gli occhiali da sole lo hanno chiesto espressamente a Fabri di fargli una foto con la loro macchina in un momento in cui era da solo e io non c'ero... Poi sono arrivata e mentre lui la faceva a loro 4, io ho scattato a mia volta, erano così carine ^O^
Il bosco di bambù è una meraviglia per gli occhi e per il cuore! Il suono che produce col vento è indimenticabile!!!
Il giardino è… incantevole. Guarda che colori! Sono affascinata dalle tonalità di verde che qui alberi e arbusti posseggono. Per me foto come la 5 e la 9 corrispondono ad angoli di paradiso.
RispondiEliminaE la foresta di bambù è ancora più spettacolare, che meraviglia. Nemmeno io ne ho mai vista una dal vero. Mi fa tornare in mente ‘La foresta dei pugnali volanti’, ma anche ‘Memorie di una geisha’ (quando Sayuri si reca alla tenuta del barone e l’automobile che la trasporta attraversa un sentiero in mezzo ad una foresta di bambù, che è praticamente identico a quello della fotografia che avete scattato).
Quante giovani donne in kimono! Ammetto che mi ha fatto un po’ effetto vedere il quartetto in occhiali da sole. Davvero molto carine, niente da dire su questo, solo che non ho mai pensato ad abbinare questo accessorio, relativamente moderno, ad un abito tradizionale. E’ un contrasto che rispecchia la realtà del Giappone di oggi a ben pensarci. Io però preferisco un distacco tra le due cose. E’ un’opinione personale la mia, quindi può tranquillamente non essere condivisa da tutti. Qui si ritratta solo di un paio di innocui occhiali da sole è vero, però pensate se lo stesso modo di pensare si estendesse agli edifici storici, magari decidendo di renderli più moderni con l’utilizzo di materiali come vetro, acciaio, etc. Perderebbero gran parte del fascino che gli è proprio. Lo stesso discorso vale se prendessero la decisione di modernizzare la cerimonia del tè.
Scusate, ora smetto di blaterare e dire stupidaggini e torno a commentare.
Dunque, dove ero rimasta? Ah, sì, il tempio Kiyomizu.
Mi ricordo di questa alta struttura di legno di tipo palafitticolo, eretta su uno sperone roccioso, che sostiene l’edificio principale. Rimasi molto colpita a suo tempo di fronte alle immagini del libro, che ora rivedo dal “vivo” grazie alle tue fotografie. Certo che da quella veranda si scorge una splendida vista su Kyoto. Immagino l’incanto di quella vista al tramonto.
Ceci, ma quante cartoline di Milano ti eri portata con te? ^O^ Ricordo che anche la volta scorsa ne avevi data una alla signora giapponese che sul treno ti aveva fatto dono di alcuni biscotti di castagne (erano castagne, giusto?).
Nelle ultime foto, quel ceppo di legno (o si tratta di una roccia) su cui la studentessa poggia la mano aveva un significato particolare? Toccarlo portava fortuna? Me curiosa.
Eheh… eccolo di nuovo: Ryujin!
E quella segnaletica con gli elefantini? Più la guardo e più penso che non si addica un granché al contesto. ^O^
Il giardino era bellissimo ed è molto probabile che parte del film sia stata girata in quella foresta (che è praticamente unica nel suo genere per la dimensione dei bambù).
EliminaLe donne (e uomini) in abito tradizionale, si incontrano soprattutto la domenica e nei templi. Le quattro in occhiali da sole si sono fatte scattare la foto da Fabri e tieni presente che erano contro sole e c'era una luca pazzesca, come d'estate. Diciamo che in parte concordo con te, ma i tempi vanno avanti e trovo comunque 'ammirevole' che le ragazze indossino ancora quegli abiti anche se con occhiali da sole o cellulare in mano ^O^ Sono vezzi che posso lasciar correre ^O^
In quel tempio ci sono due rocce "dell'amore". La leggenda dice che se ci sbatti senza vederle troverai presto la tua anima gemella ^_^ C'era una scolaresca e le ragazze, a occhi chiusi, cercavano di picchiare nella pietra, se la trovavano allora si chinavano a la toccavano col palmo, e tutti a ridere ^O^
Avevo portato una decina di cartoline e le ho date tutte, alla fine ^O^
Ryujin è in praticamente tutti i templi shintoisti, ed è sempre la fontana ;)
La segnaletica degli elefantini non è la sola che abbiamo visto. Hanno spesso forme particolari, probabilmente per attirare l'attenzione, anche dei bambini ^O^