Proverbio giapponese

"Egao ga areba jibun ga kaeru
tanin ga kaeru unmei ga kaeru"

Se sorridi puoi cambiare te stesso, gli altri e il futuro.

domenica 12 aprile 2015

12 Aprile - Nagoya

Come da post su FB, eccoci qui a raccontare la giornata 'tipo' di Fabrizio Cappelletti.

Ma andiamo con ordine. Nonostante i tatami e il futon, abbiamo dormito alla grande e scoperto che stare con la schiena diritta è un toccasana :D
Tranne poi aprire la finestra per dare aria alla stanza e sentire entrare un odore di sardina arrosto da far rivoltare lo stomaco.

E ricordarsi che sarebbe stata la tua colazione. -.-

Mogi, mogi, ci accingiamo ad accogliere la signora in kimono che ci ha servito la colazione tradizionale giapponese. Sebbene io ami particolarmente il cibo orientale, ammetto che una colazione del genere mi è davvero ostica da accettare. Ma mi sono sforzata di entrare nel clima e ho mangiato tutto tranne il pesce orrendo...






Per fortuna c'è il tè verdeeeeeeeeeeeeee ^O^

Detto fatto, ci siamo messi in marcia per raggiungere la nostra prossima destinazione: Nagoya. Riprendiamo il trenino da Ohiradai e a Odawara prendiamo un altro Shinkansen fino alla stazione centrale di Nagoya.




L'hotel si trova ad una fermata di distanza della linea Chuo, così troviamo il treno e lo prendiamo. Ci sediamo e pochi minuti dopo il treno si ferma e dico a Fabri che dobbiamo scendere. Prende la sua valigiona, io la mia e il mio zaino, e scendiamo.

E qui il dramma.

"Lo zaino!" grida lui mentre il treno spariva nella galleria...
La povera, sola soletta, metà del mio zaino dell'Ikea era rimasta sul portapacchi del vagone. Disperazione e accidenti che volano e per fortuna nessuno conosce l'italiano ^_^

Nonostante la disperazione del Fabri (Giampy puoi immaginare??? ^O^) la Ceci non si dà per vinta e sale subito su raggiungendo il varco dei tornelli, dove solitamente si mostra l'abbonamento japan rail pass, e parla subito con uno dei controllori che le consegna un modulo (tutto in giapponese) da compilare per cercare di ritrovare lo zaino sul treno appena partito.

Guardo il foglio perplessa. Tutto giapponese........ Ma figurarsi se mi abbatto. Chiedo subito dopo al tizio gentile dove fosse un servizio informazioni turistiche ed essendo una grande stazione si trova lì poco dopo i tornelli. Seguita dal Fabri abbattuto raggiungo il luogo e una gentile signorina (anche se un po' scocciata all'inizio) mi compila il modulo anche perché non le ho lasciato moltissima scelta ^O^
Consegno il modulo al tizio della stazione e ci dice che lo comunicherà immediatamente sulla linea. Sul foglio c'erano scritti sia il numero di cell di Fabri che il numero dell'hotel.

Ormai rassegnati a che tutto sia inutile, raggiungiamo l'hotel e avvisiamo la receptionist che è probabile che la Japan Rail li chiami per un nostro zaino smarrito. Lei capisce tutto e ci dà la stanza (tra l'altro una figata di hotel ^O^).
Sistemiamo tutto nella stanza e il mio adorato maritino ingegnere decide di fare una lista scritta a mano (santiddio quanto lo amo quando fa così ^O^) del contenuto dello zaino e, per farvi meglio comprendere l'entità del dramma, è giusto che io la riporti qui:

- portatile
- tablet
- kindle (di Fabri)
- pocket WIFI
- battery pack (per ricaricare quando un dispositivo in giro si scarica)
- occhiali da vista di Fabri (aveva le lenti) e occhiali da sole

Nonostante il dramma in corso, che probabilmente si sarebbe risolto con un niente di fatto, decidiamo di andare a mangiare e prima di proseguire con la visita al Castello di Nagoya, ci fermiamo alla stazione a chiedere qualche info del nostro zaino. Ci aiuta, facendo da interprete, un altro signore del servizio informazioni turistiche e ci dice "Non hanno trovato niente, se lo trovano vi chiamano, se non lo trovano, no"



Ancora più depressi e sfiduciati, certi che il contenuto avrebbe allettato chiunque, raggiungiamo il Castello di Nagoya.




















Nonostante la bellezza del luogo, l'evento infausto ci ha resi davvero depressi, il tempo passava e non arrivava alcuna telefonata. Così, un po' per scacciare la malinconia, un po' perché comunque non avremmo potuto farci niente, abbiamo fatto shoppinggggggggggggg ^O^ Che è davvero terapeutico come si dice. Ho comprato anche due di quei carinissimi gattini della fortuna e li ho attaccati allo zaino :D

Verso le 18:15 rientriamo in albergo per farci una doccia e andare a cena, Fabri decide di fermarsi alla reception e chiedere alla signorina se per caso la Japan Rail avesse chiamato e.........................

Sì! Avevano chiamato e dovevamo andare alla stazione lì dietro per sapere dove andare a riprendere il nostro zaino che era stato trovato!!!!!!!!!!!
Chiaramente, da bravi pessimisti, pensiamo che o non è il nostro o è vuoto (chi non si sarebbe tenuto quello che c'era dentro????), ma a passo svelto raggiungiamo il controllo dei tornelli di entrata. Il solito signore gentile che aveva preso in carico la mattina la faccenda, ci dice che lo zaino è stato trovato e si trova... al capolinea del treno a quasi due ore di distanza.................................

Ce ne freghiamo e partiamo subito!

Per fortuna il tempo passa veloce e i nostri pensieri oscuri vertevano tutti sulla stessa domanda: cosa avremmo trovato a Nakatsugawa??? (che poi è la stazione capolinea...) Scendiamo e, nell'istante in cui mi affaccio al casottino del controllo, il tizio che è lì alza una mano e mi chiede di aspettare. L'altro collega porge un documento a Fabri (e noi ancora non s'era fatta una parola) e gli chiede di compilarlo mentre il primo torna con... il nostro zaino. Appena glielo vedo in pugno mi rendo conto che è PIENO!!! Quindi dentro qualcosa c'era...

Ce lo restituiscono, Fabri se lo mette in spalla senza neanche aprirlo e risaliamo sullo stesso treno con cui eravamo arrivati (lì davanti) che dopo 10 minuti sarebbe partito per Katayama, la nostra stazione. Ci sediamo e lo vedo già esultare: "C'è tutto Ceci, lo sento!".
Io rido, ci sediamo, lo apre ed era tutto intatto, non era neanche stato toccato nulla...

Tragedia sfiorata e accantonata. ^O^

Dovete sapere che normalmente noi dividiamo le varie cose fra tutte e quattro le valige in modo che se capita qualcosa non perdiamo tutto, ma stamattina avevamo infilato molte cose tutte nel suo zaino :(

A pranzo non avevo mangiato quasi niente per via della tensione, così mi sono rifatta a cena ^O^



 
(avevo così fame che mi sono dimenticata di fare la foto a questo tempura di gamberetti che era bellissimo ^O^)

Spero ci perdonerete il post su FB, ma diceva chiaramente "Oggi si è sfiorata la tragedia. Dettagli nel nostro blog in serata ora italiana. ".

Solo sfiorata, infatti ahahahahhaha

Un grande bacio a tutti!



5 commenti:

  1. Condizione attenuante: dovevamo stare sul treno per 3 fermate e mi ero rilassato, mettendo lo zaino in alto, poi siamo dovuti scendere al volo e quasi rimanevo chiuso tra le porte.

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  2. Sono stato evocato e, sì, riesco ad immaginarmi la scena! Ora che so che è andata tutto bene, aggiungo anche che suddetta scena mi sta facendo ghignare :D :D :D (anche se so benissimo che in diretta non deve essere stato per nulla piacevole). Sull'onestà ed efficienza giapponese non avevo il minimo dubbio, stiamo parlando di un popolo che non mette i lucchetti alle biciclette nemmeno a Tokyo! (almeno,così era nel 2010. Avete notato se è così anche oggi?) ^______^ Bellissimo il castello, un tassello che mi manca e che vorrei senz'altro riempire...

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    1. No guarda Giampy, te lo dovevo riprendere... meno male va, che è andato tutto bene e ci ridiamo su!!!!!!!! ^O^
      Confermo che a Tokyo le bici sono senza lucchetto :D
      Il Castello di Nagoya, con bellissimi giardini pieni di ciliegi!

      Sarà un pretesto per tornarci in futuro???? ;) Io sono sempre prontaaaaaa

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  3. Comprendo perfettamente che sentire certi profumi la mattina presto, appena alzati, può far venire il volta stomaco. Vado un attimo off topic, ma a volte mi capita la stessa cosa con i miei vicini indiani, che si mettono a cucinare già alla mattina e fuori dalle finestre aleggia odore di cibi speziati, quando tu magari hai appena fatto colazione con latte e cereali al cioccolato (adoro i Coco Pops, specialmente le barchette ^O^) o altre tipiche dolcezze da colazione all’italiana.
    Sì, credo che anche per me si rivelerebbe un’impresa tutt’altro che semplice impormi di mangiare una tipica colazione giapponese. Solo l’idea di pesce o altre pietanze salate alla mattina presto…
    E poi, più che una colazione il loro mi sembra un pasto completo!

    Seguendo unicamente il vostro blog, non ero preparata alla notizia bomba che mi aspettava proseguendo la lettura. O MIO DIO, mi sono detta fra me e me e mi sono subito messa nei vostri panni. In un paese straniero dall’altra parte del mondo dove, a parte voi, non conoscete nessun’altro, e con l’ostacolo della lingua!! Io sarei andata nel panico più totale, altro che disperazione, tenendo conto di cosa conteneva lo zaino in questione… una fortuna, in poche parole! Di buono c’è solo che avevate con voi cellulari e portafogli: sai perdere quelli?
    Hai davvero dato prova di grande forza d’animo, Ceci, non lasciando che la tragedia appena occorsa ti impedisse di ragionare. Hai agito come meglio non si poteva (io sarei andata doppiamente nel pallone davanti al modulo interamente in giapponese. Non capisco perché non abbiano pensato di farlo bilingue come tutte le altre cose. In momenti simili, quei poveri cristi dei turisti, cosa dovrebbe fare secondo loro?)
    E ora, come affrontare il resto della giornata con la mente così turbata? Così mi sono fiondata a fine post, per vedere se avevate ricevuto notizie del vostro zaino.
    Che gioia leggere che tutto si è risolto per il meglio. Sono contenta per voi! ^_^
    I giapponesi sono davvero incredibili. Fosse successo qui in Italia, dubito seriamente che la faccenda sarebbe stata gestita così velocemente. Qui da noi, poi, raramente gli oggetti dimenticati in giro si ritrovano, in particolar modo quelli di valore. Siete stati davvero fortunati.

    Bene, ora posso continuare a commentare con serenità.
    Dunque, dove ero arrivata? A sì, al castello di Nagoya! Il che mi riporta in mente, un certo Concorso Nazionale di Recitazione, vero Ceci? ^O^
    Il castello è davvero bellissimo, con quei tetti dalla forma e dal colore così particolare.
    Gli oggetti esposti – elmo, armatura e katana - appartenevano ad un samurai?

    Al prossimo post e ancora, rallegramenti per il ritrovamento dello zaino! ^^

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    1. Guarda, la colazione tradizionale, per noi, ti garantisco, è difficile da accettare (e da mandare letteralmente giù ^O^)! La prima volta l'ho mangiata, poi basta :D

      Guarda, tutt'ora ci risulta ancora incredibile che ci fosse tutto dentro! E' vero, sono proprio strani, in Italia non avremmo ritrovato niente. Mi è capitato molte volte di lasciare cose sul treno che prendo tutti i giorni e mai ritrovato nulla...
      Sulla questione del modulo ce lo siamo domandato anche noi: perché solo in giapponese quando si sa perfettamente che è lingua usata SOLO da loro? Ci saranno tanti stranieri che perdono qualcosa, fanne almeno una copia in inglese... Vabbè, ma a noi che ce ne frega, ho costretto una donnina a compilarmelo ^O^O^O^O^O^O^
      Quando il treno è arrivato al capolinea, dall'altra parte del Giappone..., le donnine delle pulizie lo hanno sicuramente visto e portato dentro. Quello della stazione di Kanayama, dove eravamo noi, aveva diramato il modulo della scomparsa e segnalato all'albergo. Quando siamo rientrati, la signorina della reception ci ha avvisati che la JR aveva chiamato. Da lì è stato facile anche se Fabri non credeva fosse il nostro e che se lo fosse stato, sarebbe stato vuoto... Invece io me ne sono accorta appena il controllore l'ha preso: era pesante!!!!!!!!!!

      Bravissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Come hai fatto a ricordare??? Mi sono dimenticata di mettere il post nel gruppo di GNK :( che testa che ho ahahahah
      Il castello venne distrutto durante la seconda guerra mondiale e completamente ricostruito (avevano i progetti originali) nel 1959. E' stupendo dentro! E elmi, armature, katane, erano tutte dei samurai delle varie casate!

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