Proverbio giapponese

"Egao ga areba jibun ga kaeru
tanin ga kaeru unmei ga kaeru"

Se sorridi puoi cambiare te stesso, gli altri e il futuro.

lunedì 20 aprile 2015

20 Aprile - Tempio di Higashi-Hongan-ji, Tempio Sanjusangendo, Tempio Kinkaku-ji e Tempio di Ryoan-ji

Oggi, nonostante la pioggia non abbia cessato un istante di scendere, abbiamo visitato 4 bellissimi templi! E, che ci crediate o meno, la pioggia ha reso tutto davvero magico!!!
Sveglia, doccia e colazione da Starbucks, è vicino all'hotel, comodo e veloce, e comunque non ce la possiamo proprio fare a mangiare il pesce a colazione :D

Poi metrò e JR e via alla volta del meraviglioso Tempio di Higashi. E' in ristrutturazione in alcune parti, ma il corpo principale è visitabile. E' l'edificio in legno più grande di tutta Kyoto e fu edificato nel 1602. Non so se dalle foto si riesca a capire quando siano immensi i due padiglioni con cui hanno coperto le parti in ristrutturazione... immense...

In questo tempio è custodita anche una corda enorme fatta di capelli umani e alcune 'gondole' originali con cui trasportavano a valle i giganteschi tronchi di alberi.






















Il Tempio di Sanjusangendo è enorme, veramente enorme, e contiene 1001 statue. Ora, detto così parrebbe sembrare una stupidata, ma dentro è una cosa INCREDIBILE. E' stretto e lungo 118 metri (il più lungo del mondo) e contiene una sorta di scalinata dove riposano le statue. La gigantesca statua centrale di Kannon, nel buddismo giapponese "colui che ascolta il suono", è sorvegliata da 28 statue, le sue guardie, e da 1000 e 1 più piccole che riproducono Kannon stesso.

All'interno non si potevano fare fotografie ma, dalla descrizione dei 27 guardiani, appare evidente come tutto il buddismo giapponese sia derivato dall'Asia tramite la Cina. Davvero affascinante e spettacolare.
















Se cliccate su questo link, Google vi mostrerà alcune foto dell'interno :)

Tornando verso la stazione centrale di Kyoto, abbiamo mangiato in un buonissimo ristorante, sotto la stazione, a cui non avresti dato due centesimi, invece... Fanno degli okonomyaki incredibili e proprio sulla piastra davanti a te!
















Sazi, siamo ripartiti per l'incredibile Tempio di Kinkaku-ji, chiamato anche "Padiglione d'Oro". E' un edificio incredibile, sulla riva di un lago con alcune isolette squisite ed è coperto completamente di foglie d'oro.


















Vicino al Padiglione d'Oro c'è un altro sito, la nostra ultima tappa di oggi, il Tempio di Ryoan-ji, che è circondato da un giardino lussureggiante, un lago, e, al suo interno, ha un giardino zen famoso.






















lasciato il tempio abbiamo fatto una merendina veloce nel centro commerciale sotto la stazione di Kyoto:









E dopo qualche acquisto, mai stare un giorno senza fare shopping!, la meritata cena che non sono riuscita a fotografare perché per la fame abbiamo iniziato a mangiare subito ^O^ Avevamo preso lo stesso piatto, quindi metto la foto del mio che era un pochino più pieno :D
















Ed anche le fatiche di oggi sono finte, nonostante la pioggia ci siamo goduti largamente la giornata, e sono riuscita a carpire qualche foto extra! ^O^


si vedono i pulsanti rossi di chiamata??? ^O^















anche mentre piove... -.-



3 commenti:

  1. Ma che S-P-L-E-N-D-O-R-E!

    In realtà non saprei cosa aggiungere a quello che hai detto! Sono posti incantevoli, ed è grazie a questi che Kyoto acquista un fascino tutto suo (nonostante le stranezze che già avete imputato a questa città)

    Il Kinkakuji è semplicemente fantastico, penso sia uno dei luoghi più famosi del Giappone... un motivo ci sarà!

    Bravi bravi! ^______^

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    1. Il Padiglione d'Oro davvero incredibile... quasi un'esperienza surreale in quel parco lussureggiante!
      E vorrei far notare, nelle foto in fondo, gli omini che tolgono le erbacce infestanti dal muschio di cui tutto è ricoperto... rigorosamente sotto la pioggia... -.-

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  2. Corde fatte di capelli… impressionante, soprattutto pensando a quanti capelli ci vogliono per farle!

    Ohhhhh… senza parole, sia per la lunghezza di questa struttura in legno, si per ciò che lo Sanjusangendo contiene al suo interno. Ho dato un’occhiata, come ci hai suggerito, alle immagini su Google e sono rimasta a bocca aperta per lo stupore. E’ incredibile, una vista quasi sconvolgente. Mi ha colta impreparata, pur avendo letto prima da te cosa avrei dovuto aspettarmi di vedere. Da rimanere davvero imbambolati sul posto appena entrati. O.O

    E c’è anche il Padiglione d’oro! Ma non dovrei stupirmi più di tanto che questa pagoda rientrasse tra le vostre mete, giacché si tratta forse di uno degli edifici del Giappone più conosciuti. Di fatti attrae subito l’attenzione di chi lo osserva il fatto che sia interamente ricoperta da foglie d’oro e la presenza di uno stagno (scopro ora poi che il nome di quest’ultimo è “lago a specchio”. Ciò non ti rammenta qualcosa, Ceci? ;) Una somiglianza di nomi con un altro specchio d’acqua, sebbene forse quest’ultimo potrebbe essere solo frutto della fantasia di una certa autrice) ai suoi piedi rende la vista incredibilmente suggestiva.

    Avevo letto un po’ di tempo fa del giardino zen del tempio Ryoan-ji, caratterizzato da queste 15 rocce di forme e misure diverse che emergono nella distesa di sabbia. In particolare, aveva attirato la mia attenzione il fatto che, qualunque sia la posizione che si occupa, se ne vedono sempre e solo 14. Sono ancora qui a domandarmi come abbiano fatto.
    Vedo poi che dietro l’edificio principale è presente un giardino di muschio. Ciò che invece mi colpisce della vegetazione circostante è l’intensità dei verdi. Un verde chiaro così accesso giuro non ho mai avuto modo di osservarlo con i miei occhi. Davvero splendido.

    Come non vederli i pulsanti di chiamata, ahah. ^O^
    L’elevato numero, però, credo sia spiegabile pensando alle masse di persone che si spostano con i mezzi pubblici. Comunque, sempre meglio in più che in meno, dico io. Se si è schiacciati come sardine e il numero di pulsanti è strettamente limitato, il tempo di raggiungerne uno per avvisare il conducente di voler scendere alla prossima fermata sarebbe tale, che il mezzo avrebbe già oltrepassato la fermata in questione e sarebbe in dirittura d’arrivo di quella successiva.

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