Ma partiamo dall'inizio! Stamani abbiamo preso il nostro primo Shinkansen *_* E dirai: ma ti esalti per un treno?
Ebbene sì! Non solo sono bellissimi (sembrano musi di delfini!), ma pulitissimi (Tokyo è il capolinea e l'impresa pulisce tutto il treno prima di farlo ripartire), velocissimi e puntualissimi!!!! Come i nostri, sì sì...
Per arrivare nel paesino sperduto fra le montagne di Hakone abbiamo lasciato il super tecnologico Shinkansen per un più semplice treno regionale (puntualissimo lo stesso...). Abbiamo sempre ricevuto informazioni con grandissima cortesia e, con ENORME gioia mi sono resa conto che con un'unica carta magnetica (Pasmo Suica che consigliamo a chiunque vada in Giappone) è possibile pagare tutto ciò che non rientra nel JRP. Un'unica carta. In tutta la nazione. Tornelli sempre uguali. Proprio come da noi, sì sì...
Ed eccoci così a Ohiradai, nella Prefettura di Kanagawa. Un classico paesino di montagna che mi ricorda tanto quelli della toscana appenninica ^_^
Mentre attendevamo di fare il check-in abbiamo deciso di pranzare e, chiedendo ad un tizio qualsiasi dentro un market (a gesti, mezzo inglese e mezzo giapponese dialetto) ci indica gentilmente alle nostre spalle un certo Midori Sushi (confermato da Tripadvisor ^O^) che non avevamo assolutamente visto e che fa un sushi assurdo ahahahah
Ci dovevate vedere a parlare con la donnina (che sapeva 3 parole di inglese) e con suo marito, il cuoco (che ne sapeva zero). Però quando gli abbiamo detto 'yoi', che sta per 'buono', fidandoci del traduttore di Google, hanno riso e ringraziato!!! ^O^ (una foto purtroppo non è venuta bene e non la pubblico, una sorta di chirashi chiamato qui e in altri posti donburi... hanno duecento nomi per le stesse cose LOL)
Per ora niente foto del Monte Fuji, magari domani sale la foschia e si riesce a vederlo ^O^ Siamo anche saliti a Gora, dove c'è una funicolare che porta al lago Ashinoko ed è possibile vedere il grande vulcano da molti punti, ma non si vedeva niente ^O^
Il nostro ryokan, ovvero un albergo tradizionale, è il Kisyunso, davvero molto carino, spartano come tutti:
Ma devo assolutamente mostrarvi la cena che ci ha servito la signora in kimono (credo si chiami nakai):
Finita la cena, chiami in reception e loro vengono a portare via tutto. Dopo circa un'ora vengono ad allestirti il futon spostando il tavolino del tè:
Domani viaggio verso Nagoya!!!
Vediamo se ho qualche particolarità...
Tutto bellissimo! Peccato per la foschia... il ryokan va vissuto, è una delle esperienze più... "giapponesi" :-) non ve lo siete messo il kimono / yukata? :D
RispondiEliminaBellissima esperienza che rifaremo a brevissimo ^O^ Questa volta niente yukata perché eravamo stanchi morti, ma nel prossimo sì ^_^
EliminaLa cena è stata uno spettacolo, ma la colazione... LOLLLLLLLLLLL
Eccoli finalmente, i famosi Super Espressi giapponesi, i cosiddetti “treni proiettile”.
RispondiEliminaGnK mi ha fatto scoprire lo Shinkansen e sebbene io non abbia mai avuto una passione particolare per il mondo dei trasporti, ammetto che questi treni hanno suscitato la mia curiosità.
La loro forma, la puntualità estrema (si dice che non subiscano ritardi a causa dei normali fenomeni atmosferici, ma che solo nevicate non comuni possano rallentarli. Stesso discorso per le linee ferroviarie italiane… stendiamo un velo pietoso, valà), il loro sistema di sicurezza contro i terremoti (frequenti in Giappone. Ma poi vi rendete conto che in 50 anni di operatività hanno subito solo 2, e dico 2 incidenti: uno a causa di un terremoto e l’altro per una bufera di neve!), i servizi offerti sia all’interno del treno che in stazione (ma è vero che vi è addirittura un sistema di avvisi che comunica ai viaggiatori, oltre a quanti minuti e SECONDI mancano all’arrivo, quanti metri il treno percorrerà prima di fermarsi? Mamma mia che abisso rispetto alla nostra situazione. Mi torna in mente l’esperienza vissuta a fine Gennaio, quando mi ero recata ad una fiera tenutasi a Rimini. Aspettavamo sulla banchina l’arrivo del treno che ci avrebbe riportato a casa. A quanto pare però il conducente ha avuto un vuoto di memoria e si è dimenticato la fermata. E così ha tirato dritto per poi ricordarsi di colpo l’errore e frenare a più non posso bloccandosi giusto al termine della panchina. Una scena assurda, guarda. Ci siamo messi a correre dietro al treno! Immagina poi una cinquantina di persone che cerca di entrare dall’unica porta aperta, l’ultima dell’ultimo vagone. Una barzelletta!) e infine la loro velocità (è giapponese il record mondiale di velocità su rotaia che si aggira intorno ai 580 Km/h ed è stato ottenuto da un treno speciale a levitazione magnetica).
Che dire, hanno la mia più completa ammirazione.
Quanto differisce l’atmosfera che vi si respira nei paesini di montagna! Tutto un altro mondo rispetto a Tokyo. Senza nulla togliere alla grande metropoli, a mio avviso questi luoghi recano un fascino ben maggiore. Qui è più forte l’impatto con la cultura giapponese rispetto alla capitale, dove ciò è attutito dal prevalere di un stile di vita più moderno.
Oh, i miei occhi si riempiono di meraviglia. Che delizioso angolo verde, in cui vedo fanno capolino niente poco di meno che dei BONSAI (non so perché ma mi viene in mente il maestro Miyagi ^O^).
Sushi!! Gnam, gnam. E’ quasi ora di pranzo, così mi viene fame!
Che peccato che non si riusciva a vedere il Monte Fuji. Mi sarebbe piaciuto vederne qualche foto. Magari nei prossimi giorni sarete più fortunati, Ceci!
I riokan!! Adoro l’aspetto di questi alberghi tradizionali: qui si vive appieno il Giappone! Pavimenti formati da tatami, i mitici futon, shoji, fusuma, armadi a muro…
Il servizio completamente diverso da quello degli alberghi occidentali. L’ospite che viene affidato alle cure di un esperta, i pasti serviti in camera, in cui il fattore estetico della loro presentazione riveste grande importanza.
A vederli, i piatti in foto sembrano buoni, anche se ammetto che molti di essi li vedo per la prima volta. Com’erano dunque al gusto? E il tè, com’era il tè? Tempo fa ho avuto modo di vedere dal vivo una cerimonia del tè, ma aimè non ho avuto la possibilità di assaggiarlo. Mi è rimasta la curiosità di sapere che sapore abbia.
Oh, ma che sorpresa: avete fotografato dei gatti! Che carini. <3
Mi domando però, il perché di quel cartellone con su scritto “Carnevale di Venezia”…
Jenny! Che bellissimo post corposo e che gioia poterti rispondere!!!
EliminaGli Shinkansen sono davvero super precisi (è tutto vero!!!!!) e sono anche esteticamente bellissimi. Noi siamo saliti su due modelli per ora N700 e E700 (mi pare), vanno velocissimi, dentro è tutto ovattato, non si sente niente! I locomotori hanno la forma di musi di delfini *_*
Ed è vero, in GNK Masumi (e qui quasi tutti gli uomini d'affari che si vogliano spostare rapidamente e non abbiano in elicottero) lo usa per andare da qualche parte (nel manga non si capisce dove) ma torna perfettamente in tempo per vedere Maya partire per la valle (un caso???) e anche nel fumetto, sulla destra della tavola, mi pare, si vede uno Shinkansen dal muso di delfino. Quelli che abbiamo preso noi sono bianco latte, pulitissimi dentro e fuori.
Quando uno dei treni, non solo Shinkansen, arrivano a capolinea, la gente scende e, chi è fuori in attesa di salire, attende che il personale delle pulizie (3 a carrozza) PRIMA pulisca tutto per bene. Poi si sale.
In tutti i viaggi in treno, tutti, il controllore ci ha controllato i biglietti. I bagni sono belli e pulitissimi sempre e ci sono le macchinette a bordo dove comprare da bere e snack ;)
I posti sono comodi e spaziosi, in tutti i treni, soprattutto negli Shinkansen.
Insomma, impossibile proprio fare il paragone con l'Italia...
Tutto quello che riporti sulla puntualità degli Shinkansen è verissimo :)
L'unica cosa che potrebbero migliorare è la segnaletica visiva: a volte, nelle stazioni, le indicazioni dei treni che segui in alto nei cartelloni, stranamente spariscono facendo perdere il turista ^O^ Si trova tutto, poi eh, però è tutto così perfetto che, se migliorassero quella piccola cosa, diverrebbe perfetto 100%!
Guarda, i paesi di montagna, lo sai che somigliano tantissimo ai nostri??? Tipo quelli del Trentino o della Valle d'Aosta! L'architettura è leggermente diversa, ovviamente, ma intendo proprio il tipo di aria. Anche le persone! I vecchietti sono molto simili ai nostri!!!
I ryokan poi, sono davvero un tuffo nel loro passato! E' stato bellissimo poterci stare, tranne la colazione ^O^
I piatti sono bellissimi, dall'estetica perfetta, ma sono anche buoni!!!! La cena l'abbiamo divorata letteralmente, era buonissima!
Bonsai ce ne sono dovunque! Stupefacenti anche se io sinceramente lascerei la natura crescere come gli pare :D Però sono belli!!! E come non può tornare in mente il maestro di Karaté kid? (o era il ragazzo dal kimono d'oro???)
La cerimonia del tè non l'abbiamo ancora vista, c'era un posto dove si poteva fare, ma non abbiamo avuto tempo, magari riusciamo a Kyoto. Il tè fa la schiuma quando lo preparano, è amaro e ha il solito sapore del tè verde...
I gatti ahahahha Stavano sui tombini caldi, i furbetti!!! Sinceramente, il cartellone del carnevale di Venezia ha sconcertato anche noi, tant'è che l'ho fotografato. Ma è semplicemente proprio una festa in maschera presa dal carnevale di Venezia, appunto :D
Come puoi vedere, ho fatto ancora di meglio con gli ultimi commenti. Sono arrivata al punto che il sistema mi negava di inviarmi i post, perché avevo raggiunto il limite massimo di caratteri, ahah.
EliminaIl fatto è che c’è così tanto materiale ogni giorno, così tante foto fantastiche ed informazioni interessanti, che non riesco a non commentarle tutte.
Tornando al discorso treni, curiosità ho controllato il manga e lo Shinkansen ivi raffigurato è niente poco di meno che il primo e leggendario modello: lo Shinkansen Serie 0 (in servizio dal 1964 al 2008).
Se ci pensiamo bene, non poteva che essere uno dei primi, giacché il volume 34 è stato pubblicato in Giappone nel 1987. A volte dimentico che GnK compirà a breve 40 anni. -.-
Incredibile, sei riuscita a trovare un difetto in questi treni perfetti! Non lo credevo possibile. ^O^ Comunque sono davvero incredibili. Noi italiani a confronto sembriamo essere rimasti nella Preistoria e non c’è molto da andarne fieri.
Brava Ceci!! Miyagi era proprio l’indimenticabile maestro di Karate Kid.
Ancora grazie di tutte le spiegazioni fornitemi e per rispondere sempre a tutte le mie domande. Domo arigato.